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Come ogni anno il Gruppo Regionale Disabilità Uditive ha incontrato le Associazioni dei familiari e utenti, dove sono stati presentati i dati dello screening del 2019, dati molto interessanti e utili per riflettere sulla situazione, sulle tendenze, sulle necessità di interventi ….

# al 99,64% dei bimbi nati (31.510) è stato fatto lo screening uditivo, viene confermato che nella nostra regione, già da anni, lo screening è praticamente universale.

# abbiamo quindi dati precisi sul numero dei bimbi: nel 2019 in regione sono nati 143 bimbi con sordità, di questi 79 con sordità bilaterali, e di questi 26 con sordità severe e profonde (0,8×1000 dei nati) cioè che richiedono interventi sanitari, protesici e abilitativi più intensi. Ci sono anche dati dettagliati sui vari gradi di sordità e la presenza di comorbilità.

# Dal 2011 si controllano anche le sordità che insorgono dopo la nascita, entro i 10 anni. La sordità che compare in età successiva, in passato ha comportato per questi bambini riconoscimento e presa in carico tardiva, con importanti conseguenze. La sorveglianza su questa casistica è quindi un aspetto molto importante per intervenire prontamente.

# Sono stati riportati anche i dati dei bambini sordi presi in carico dai servizi di Neuropsichiatria Infantile. Negli ultimi anni in generale l’utenza delle NPIA si è incrementata, così come anche quella dei bambini con ipoacusia, aumentati dal 2011 del 41,2%. Questi bambini sono mediamente l’1,8% dell’utenza NPIA. Nel 2019 il 71,8 % di questi bimbi presenta sordita’ neurosensoriale bilaterale.

La prestazione più fornita è ovviamente l’abilitazione logopedica (44,7 %) segue il monitoraggio clinico 11,6 %, e le prestazioni dedicate ai percorsi integrazione scolastica 7,9 %). Purtroppo si registra la tendenza che le prestazioni crescono ma non proporzionalmente al numero dei bambini. Un problema con diverse cause comunque da affrontare!

La qualità di questi dati, che non troviamo nel resto d’Italia, sono frutto di un’organizzazione strutturata ed efficente dei punti nascita di tutte le nostre AUSL e dei percorsi di presa in carico. Sono coinvolte diverse figure professionali: audiologi, otorinolaringoiatri, neonatologi, pediatri, neuropsichiatri infantili, logopedisti, audiometristi, infermieri e ostetriche.
La particolarità della programmazione regionale (definita nella delibera di Giunta n. 694/2011) è di integrare lo screening audiologico neonatale al percorso terapeutico assistenziale.

E’ fondamentale avere dati certi e dettagliati per programmare correttamente i servizi.

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