Via libera all’unanimità dall’Assemblea Legislativa regionale ad una importante legge a beneficio delle persone con sordità, frutto di un lavoro condiviso di oltre 3 anni. In sostanza una Legge quadro, approvata il 3 luglio scorso, che affronta nei suoi vari aspetti tutto il complesso percorso di diagnosi e presa in carico della persona sorda: dallo screening neonatale, alla protesizzazione, ai servizi abilitativi sul territorio, alla scuola, al lavoro, all’informazione, alla cultura, al tempo libero.
I dati affermano che in Emilia-Romagna ci sono circa 4 mila persone affette da sordità grave o profonda e, secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, il 60% delle perdite uditive infantili, che influiscono sullo sviluppo del linguaggio, è dovuto a cause prevenibili.
Questa legge rappresenta una risposta concreta alle esigenze e ai bisogni di tutti coloro che vivono la condizione di sordità: accesso ai servizi sociosanitari, alla scuola, all’informazione, con politiche e misure per la loro inclusione sociale, puntando in particolar modo sulla prevenzione e la diagnosi precoce. Si è tenuto conto dei diversi bisogni delle persone sorde oggi: segnanti, protesizzate ed abilitate al lingua parlata e scritta che hanno diversi gradi di difficoltà di comunicazione, e anche persone con una notevole padronanza della lingua orale molto motivate a partecipare, come tutti, ad ogni aspetto delle dinamiche sociali in condizioni di pari opportunità.
Fra i tanti temi trattati meritano attenzione le opportunità che oggi offre la tecnologia (sottotitolazione, sistemi di riconoscimento vocale, induzione magnetica, infrarossi, video sottotitolati, ecc.) che dà la possibilità di accedere e partecipare a tante situazioni fino a poco tempo fa inacessibili a scuola, in eventi culturali, nella fruizione del patrimonio storico, artistico culturale, nel turismo.
Ora che lo strumento legislativo regionale si è posto al passo con i tempi bisognerà impegnarsi affinché se ne realizzino gli effetti concretamente su tutto il territorio con un attento ed oculato impiego dei finanziamenti già programmati. Si apre la possibilità di diversi ambiti di intervento di cui spesso l’opinione pubblica e gli Enti locali non hanno consapevolezza. Sono emerse grazie a tutto ciò nuove potenzialità di sviluppo di professionalità prima assenti nella nostra Regione, come ad esempio le re-speaker esperte per la sottotitolazione simultanea, che con tale nuova base legislativa si avviano ad una più concreta realizzazione, con il sostanziale apporto dell’Università.
Il clima di fiducia tra istituzione ed Associazioni è la base per continuare insieme a lavorare intensamente su ogni territorio affinché si realizzi diffusamente il cambiamento culturale che renda l’accessibilità per le persone sorde una BUONA PRASSI !
Per il testo integrale della legge vai a LEGISLAZIONE E NORME