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Il 28 novembre, nella giornata di apertura di Handimatica, la mostra-convegno nazionale dedicata alle tecnologie  accessibilità e competenze per una società inclusiva, realizzata dalla Fondazione ASPHI Onlus abbiamo fatto il nostro evento “Tecnologie per l’accessibilità delle persone sorde e non solo”.

E’ stata una interessante informazione e condivisione di quanto stiamo facendo in diversi contesti sociali per superare le tante “barriere della comunicazione”: nei Musei, a Teatro, al Cinema, nei trasporti, negli Ospedali. Poi si è parlato di formazione degli insegnanti e di intelligenza artificiale per facilitare la comprensione di testi.

E’ stato un grande piacere aprire i lavori con i saluti della Presidente Irene Priolo della Regione Emilia-Romagna , Regione che sostiene da anni i nostri progetti.

Poi il racconto delle esperienze dei referenti degli enti che hanno aderito ai nostri progetti: il Sistema Museale Regionale, ERT Emilia-Romagna Teatri, Biografilm Festival, l’Ospedale S.Orsola, Tper l’Azienda trasporto pubblico di Bologna, e dei nostri partner Fondazione Gualandi e ASPHI.

E’ stato interessante ascoltare come hanno portato avanti la loro attività.

Per tutti è stato bello e significativo accorgersi che, pur in diverse realtà e con sfaccettature diverse, un filo rosso collega e dà un significato comune a tutti:
la possibilità di includere le persone sorde nella società con tutti e come tutti.

Infatti le tecnologie oggi ci danno gli strumenti per trovare soluzioni NON “DEDICATE” 

Le Soluzioni DEDICATE rispondono ai bisogni speciali di una categoria di utenti, come per esempio l’Interprete LIS per le persone sorde segnanti.

La progettazione universale, a cui si ispirano i nostri interventi, partono dal comprendere i bisogni di una determinata utenza, mettendoli in connessione con quelli del resto dei fruitori.

E’ stata forte la condivisione del concetto che si tratta di soluzioni che
sono indispensabili alle persone con dificoltà di udito (che sono sempre di più per l’invecchiamento della popolazione), 

– ma che sono utili anche ad altri e un po’ a tutti.

Le nostre azioni non sono interventi risolutivi, ma sperimentazioni, esempi virtuosi che speriamo possano diventare buone prassi.

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