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Dal 7 al 17 giugno si è tenuta a Bologna la ventesima edizione del Biografilm Festival e, per il terzo anno consecutivo, FIADDA Emilia-Romagna ha intrapreso una collaborazione con questa manifestazione cinematografica internazionale, proponendo alcuni eventi dedicati che hanno l’obiettivo di sostenere il diritto esigibile delle persone sorde a partecipare agli eventi socioculturali, eliminando le barriere della comunicazione che ne impediscono la piena inclusione. In particolare, al cinema il problema è quello dei film italiani di prima visione, che non vengono mai sottotitolati, impedendo così alle persone con disabilità uditiva di partecipare liberamente insieme ai loro amici alle proiezioni in sala, dovendo accontentarsi di aspettare a vedere le pellicole sulle piattaforme. Perdura infatti il pregiudizio dei gestori delle sale cinematografiche, secondo cui gli spettatori udenti non apprezzerebbero la sottotitolazione dei film, e quindi diminuirebbe il loro numero. È per questo che anche le poche copie sottotitolate dei film non vengono diffuse.

Grazie al Progetto realizzato con il contributo della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Ministero per la disabilità, infatti, 6 film di Biografilm sono stati resi pienamente accessibili alle persone con sordità sia tramite la sottotitolazione del film che del successivo dibattito. Le copie sottotitolate sono state donate da FIADDA ER ai diversi registi, a cui si è rivolto il ringraziamento per aver accettato di proiettare il loro film con la sottotitolazione e l’invito a far circolare sempre la pellicola nella versione accessibile.

I film che sono stati sottotitolati e proiettati durante le serate del Festival sono:

Romina di Valerio Lo Muzio e Michael Pretolini

Stray bodies – corpi erranti di Elina Psykou

Being Ola di Ragnhild Nøst Bergem

The secret plan – il piano segreto di Ruben Monterosso e Federico Savonitto

Un Paese di resistenza di Shu Aiello e Catherine Catella

Lui, semplicemente io di Matteo Parisini

Al termine di ogni proiezione, è stato organizzato un dibattito con i registi e gli attori protagonisti dei film, in modo da creare uno scambio con il pubblico e permettere ai partecipanti di approfondire alcune tematiche o dubbi e proporre suggestioni o critiche nei confronti dei film presentati. Grazie ai sottotitoli forniti in tempo reale, anche questi eventi sono stati pienamente accessibili e partecipati da persone con sordità.

Inoltre, dopo la proiezione del film Being Ola, nella serata di lunedì 10 giugno è stato organizzato un panel internazionale dal titolo “Rappresentanza a rappresentazione delle persone con disabilità dietro e sugli schermi”. A questa tavola rotonda, moderata da Giulia Sudano, presidente e fondatrice di Period Think Tank di Bologna, hanno partecipato Ragnhild Nøst Bergem e Ola Henningsen (regista e protagonista del film), Marzia Macchiarella (DEI Specialist and Consultant, Disability Manager, Consigliera e co-responsabile DEI Woman in Film Television and Media Italia), Anna Petrus (regista e direttrice di DocsBarcelona, parte del board di Dones Visuals) e Valeria Cotura ( esperta di accessibilità e fruibilità della cultura e membro di FIADDA APS).

Anche il panel, completamente reso accessibile grazie alla sottotitolazione in tempo reale, è stato un momento di confronto molto interessante, sia tra i professionisti che con il pubblico. In particolare, la significativa presenza di Valeria Cotura e Ola Henningsen, due persone con disabilità, ha permesso al pubblico di interfacciarsi direttamente con persone spesso escluse dal mondo culturale e dei prodotti audiovisivi. Poter instaurare un dialogo con le minoranze e le persone con disabilità è l’unico modo per aprire il mondo del cinema a tutti, in particolare alle categorie che oggi sono poco rappresentate.

Ringraziamo tutto il team e gli organizzatori di Biografilm Festival per aver sostenuto i nostri ideali e la necessità di rendere più inclusivo il festival, aumentando il numero dei film sottotitolati. Continuiamo insieme a diffondere la cultura dei sottotitoli e a dimostrarne l’importanza non solo per le persone con sordità ma per tutti.

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