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Negli ultimi anni è aumentata la sensibilità e l’attenzione sul tema della disabilità,
come si è dimostrato anche con le recenti paralimpiadi. Parlarne, diffondere informazioni scientifiche, evidenziare bisogni e diritti, raccontare esperienze, è sicuramente molto importante, ma vediamo anche circolare tante imprecisioni, dati errati, pregiudizi e stereotipi.

In particolare per quanto riguarda la sordità, gli ultimi decenni hanno visto cambiamenti epocali grazie ai progressi della medicina e della tecnologia.

Oggi, lo screening neonatale generalizzato, le nuove tecnologie protesiche (protesi digitali e Impianto Cocleare), i servizi abilitativi logopedici, i numerosi ausili informatici permettono ai bambini nati con gravi sordità di imparare ad ascoltare e parlare.
Anche le moderne tecnologie di comunicazione sociale (che utilizzano la comunicazione scritta) hanno dato loro la possibilità di comunicare con tutti.
Le nuove generazioni di persone sorde, nella gran parte non conoscono la lingua dei segni, parlano, scrivono e leggono. Grazie alla padronanza della lingua italiana, sia orale che scritta, hanno le capacità e la voglia di essere inclusi nella società in prima persona, senza intermediari, già a partire dalla scuola.

Tuttavia ancora oggi è pensiero corrente e continua ad essere rapppresentato lo stereotipo della persona sorda che non parla, che comunica a gesti, che ha bisogno dell’interprete per comunicare con gli udenti.
Si parla ancora di “sordomuti” termine eliminato persino dalla legislazione dal 2006.
Viene presentato come fondamentale bisogno delle persone sorde l’interprete di LIS, mentre oggi i bisogni sono tanti altri, a partire dall’inclusione scolastica, al lavoro, all’abbattimento delle barriere della comunicazione, all’accesso alla cultura.

Crediamo nell’importanza dei professionisti dell’informazione nel formare la coscienza collettiva, crediamo nel fondamentale contributo che essi possono dare per favorire un cambio di mentalità e una nuova consapevolezza nell’opinione pubblica, che produca una vera inclusione delle persone sorde.

Grazie all’Ordine dei Giornalisti ed alla Fondazione Giornalisti dell’Emilia-Romagna si terrà un Corso di formazione in streaming il 13 ottobre 2021“Le parole per dirlo. Il ruolo dei media nella rappresentazione della disabilità, in particolare quella uditiva”

Le iscrizioni sono aperte sulla piattaforma SIGEF
L’evento sarà sottotitolato in diretta.

Il corso è all’interno del nostro Progetto “ACCESs, Accessibilità Comunicazione Cultura E Sottotitoli per le persone sorde” finanziato dalla Regione Emilia-Romagna

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